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Linux Windows

Se Linux modifica l’ora del BIOS…

Se avete un PC con dual boot Windows/Linux, e vi succede che, pur avendo impostato ora e fuso orario correttamente sia nel BIOS che sui due sistemi operativi, dopo aver utilizzato Linux, su Windows l’ora ricompare sbagliata (portata indietro all’orario UTC, quindi – in Italia – di una o due ore a seconda che sia in vigore l’ora solare o quella legale), scoprirete anche, entrando nelle impostazioni del BIOS, che pure qui è stata portata indietro.

Questo è un problema comune nei sistemi dual boot con Windows e Linux, e si risolve o impostando l’ora di Windows in modo che utilizzi UTC (questo si fa con una modifica del registro di sistema, vedi https://superuser.com/questions/975717/does-windows-10-support-utc-as-bios-time), oppure dicendo a Linux di usare l’ora locale anziché UTC.

Per questa seconda opzione nei sistemi basati su Debian (quindi anche Ubuntu, Mint, Elementary OS) occorre editare il file

/etc/default/rcS

inserendovi la riga

UTC=no

Su Arch Linux, invece, va utilizzato questo comando:

timedatectl set-local-rtc 1

(vedi https://wiki.archlinux.org/index.php/time)

Sorgente: Linux changes BIOS time. | UDOO Forum

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Windows

Ora di Windows 10 sempre sbagliata? Ecco come risolvere

Da quando ho aggiornato la mia installazione Windows (ebbene sì, a volte lo devo usare 😉 alla versione 10, l’ora era sempre sbagliata, generalmente indietro di una o due ore.

Pur avendo controllato e ricontrollato tutte le impostazioni di data e ora, compreso il fuso orario e l’attivazione dell’ora Internet (NTP), ho alla fine scoperto che il problema era semplicemente dovuto al fatto che il servizio Ora di Windows non era impostato per essere avviato automaticamente all’avvio del sistema operativo.

Per risolvere:

1) cliccare nella casella di ricerca programmi e cercare “servizi”;

2) appena compare “Servizi, app desktop”, cliccarci col tasto destro del mouse, poi scegliere “Esegui come amministratore”;

3) nell’elenco dei servizi cercare “Ora di Windows”;

4) se nella colonna “Tipo di avvio” non compare “Automatico” farci doppio clic (oppure tasto destro -> Proprietà);

5) In “Tipo di avvio” selezionare “Automatico” e se lo stato del servizio non è “In esecuzione” avviarlo cliccando su “Avvia”;

6) chiudere con “OK” e a questo punto l’ora dovrebbe già essere andata a posto.

Aggiornamento (08/02/2017)

Se il problema persiste, Microsoft consiglia di

  1. aprire il Pannello di controllo,
  2. cliccare su Data e ora -> Ora Internet -> Cambia impostazioni…
  3. abilitare Sincronizza con un server di riferimento orario Internet, e
  4. in Server selezionare time.windows.com.
  5. Chiudere con OK e verificare che nel giro di pochi secondi l’ora venga corretta.

Aggiornamento (14/02/2017)

In alcuni casi anche la seconda soluzione non risolve il problema, in quanto riavviando il PC l’ora indicata da Windows torna ad essere sbagliata. In questi casi è possibile che sia errata l’ora impostata sul BIOS del PC, per cui occorre riavviarlo accedendo alla configurazione del BIOS (il metodo dipende dal PC utilizzato, ma solitamente occorre premere uno dei tasti F1, F2, F12 o Canc – quale esattamente è specificato da una scritta che compare per pochi secondi appena acceso il PC – subito dopo l’accensione), trovando la voce corretta nel menù di configurazione di base, e facendo molta attenzione a non modificare altre impostazioni se non si è sicuri di quel che si fa.

Aggiornamento (27/06/2017)

Se avete un PC con dual boot Windows/Linux e il problema persiste, leggete qui:

Se linux modifica l’ora del BIOS…

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Sicurezza Software Windows

Ripulire il PC dai trojan arrivati con false email vodafone.it

Nei giorni scorsi molti hanno ricevuto dei messaggi di posta elettronica da indirizzi del tipo 0347xxxxxx@vodafone.it, con oggetto simile a “messaggio Wed, 5 Jun 2013 05:30:30 +0800”, e contenenti solo un file .zip allegato, con un nome di questo genere: “image_927599531510.zip”.

Chi abbia avuto la brillante idea di aprire l’archivio e di eseguire il file contenuto, mascherato da immagine JPEG, ma in realtà un programma .exe eseguibile su Windows, ha installato sul suo PC un trojan che fa un po’ di danni. Si tratta di un malware identificato con nomi diversi dai vari produttori di antivirus (Trojan.Zbot, Troj/VB-GOU, PWS:Win32/Zbot, Trojan-Dropper.Win32.Demp.psw, Trojan.GenericKD.1030151, ecc.) che si installa nella directory “Dati applicazioni” nel profilo dell’utente, e si aggiunge al registro di configurazione per partire all’avvio del PC.

Quando entra in funzione, il trojan modifica le impostazioni di rete del PC e installa un proxy, in modo da deviare le connessioni di alcuni programmi a suo piacimento. In particolare, non funzioneranno più Internet Explorer, gli aggiornamenti di Microsoft Security Essentials, e altri.

Molti programmi antivirus e antispyware non lo rilevano ancora, mentre viene rimosso senza problemi e molto semplicemente dal Sophos Virus Removal Tool.

Per scaricare quest’ultimo, dal momento che Internet Explorer sul PC infetto non funzionerà, occorre utilizzare un browser alternativo, come Mozilla Firefox o Google Chrome, oppure – ovviamente – procurarselo da un altro computer e copiarlo su una memoria USB, un CD, ecc.

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Sicurezza Software Windows

hey è la tua immagine del profilo nuovo? No, è un virus che arriva via Skype

Si sta diffondendo molto velocemente, da ieri negli USA e da oggi anche in Italia, un nuovo malware. Arriva tramite messaggi dai contatti di Skype che dicono

hey è la tua immagine del profilo nuovo? http://goo.gl/<omissis>?profile=username

o, in inglese,

lol is this your new profile pic? http://goo.gl/<omissis>?img=username

e inducono a cliccare su un link fraudolento che scarica e, sui PC Windows, installa un file (Skype_todaysdate.zip) contenente una variante del già conosciuto trojan Dorkbot, diffusosi tempo fa tramite Facebook. I software antivirus rilevano il worm come TROJ_DLOADER.IF, WORM_DORKBOT.IF o WORM_DORKBOT.DN.

Pare che il malware, una volta installatosi sul PC, possa trafugare credenziali di vari siti, quali Facebook, Twitter, Google, Paypal e altri, ma anche causare problemi alla connessione di rete, oltre che scatenare attacchi DDoS verso altri server.

Può anche essere che – come la vecchia versione di Dorkbot – ad un certo punto il worm disabiliti l’accesso dell’utente ai documenti salvati nel PC, chiedendo un riscatto di $200 entro 48 ore per “liberarli”.

L’attacco è stato segnalato già ieri in Italia da la Repubblica:

Skype, attenzione al nuovo virus “Dorkbot” chiede soldi per i vostri file – Repubblica.it.

Altre informazioni in via di aggiornamento si trovano sul sito di Trend Micro:

Trend Micro – Skype worm spreading fast

Come ripulire il PC

Al momento, dopo vari test con diversi programmi antimalware, pare che lo strumento più efficace sia la scansione con lo scanner online gratuito di Eset, disponibile a questo link:

http://www.eset.com/home/products/online-scanner/

Dopo aver eliminato le tracce del trojan è opportuno controllare le impostazioni della connessione di rete, dove potrebbe aver modificato gli indirizzi dei server DNS.

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Software Windows

SpaceSniffer analizza l’occupazione di spazio su disco (Windows)

Tra i vari analizzatori di spazio su disco per Windows, SpaceSniffer mi sembra attualmente il migliore. È freeware, non occorre installarlo, gira su tutte le versioni di Windows dal 2000 in poi ed è abbastanza veloce.

La visualizzazione è del tipo a Treemap, un po’ come nel buon vecchio SpaceMonger. Come quello permette di zoomare su qualunque directory, ma offre anche la possibilità di filtrare per tipo di file o dimensioni, di esportare i risultati in file di testo, e varie altre opzioni.

In più, è italiano.

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Linux Mac Open source Software Video Windows

Scarica video da Youtube (e qualche altro sito) con un semplice comando

youtube-dl è un semplice programma a riga di comando per scaricare video da Youtube, Vimeo e diversi altri siti.

È multipiattaforma, e funziona su Windows, Mac OS X e Linux, ma richiede l’interprete Python. E’ open source e gratuito.

Può essere scaricato dal suo sito, o installato, ad esempio su Ubuntu, con il comando

sudo apt-get install youtube-dl

Per scaricare un video è sufficiente eseguirlo così:

youtube-dl http://www.youtube.com/watch?v=o7NmeXxj8Ik

ovviamente sostituendo l’URL con quello del filmato desiderato, ma ci sono parecchie opzioni aggiuntive a disposizione.

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Curiosità Windows

È questo il futuro di “Esplora risorse”?

Se pensavate che l’assurdo e incomprensibile (per me – ma non solo) menù introdotto da Microsoft con Office 2007 e persistente su Office 2010 sia stato un insuccesso da non ripetere, ebbene vi sbagliate. Microsoft infatti sta diffondendo l’anteprima dell’interfaccia di Explorer che farà parte di Windows 8, che sembra – pare impossibile – ancora peggiore!

Chissà se il fatto che al sondaggio di Techcrunch ben il 73% abbia espresso un giudizio negativo, e il 26% abbia votato “È la cosa più brutta che ho mai visto” servirà a qualcosa?

“Respect Explorer’s Heritage” | TechCrunch

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Linux Mac Open source Software Windows

Come installare LibreOffice su Ubuntu via repository

Quasi due ani dopo l’acquisizione di OpenOffice.org da parte di Oracle crescono il malcontento degli sviluppatori e la preoccupazione degli utenti e dei manutentori delle principali distribuzioni Linux che installano come suite di produttività questa che è la più diffusa tra quelle open source.

L’alternativa ad oggi più promettente è il fork di OpenOffice chiamato LibreOffice. Tanto che sia Ubuntu che Fedora e openSUSE hanno già deciso di passare a quest’ultima.

LibreOffice, che proprio in questi giorni è arrivato alla versione 3.3.0, è ancora ovviamente molto simile al suo fratellastro, ma già presenta alcune significative migliorie, tra le quali – ad esempio – l’importazione di documenti nei formati Microsoft Works, Lotus Word Pro e soprattutto PDF.

Chi volesse provare la nuova suite  può farlo, sia su Linux, Mac OSX e Windows, scaricandola dal suo sito.

Per chi invece utilizza Ubuntu e la vuole installare invece tramite repository, godendo di tutti i vantaggi che questo offre – installazione di tutti gli altri pacchetti necessari (dipendenze) e aggiornamenti automatici in primis, può farlo grazie al metodo che indico qui sotto.

Attenzione perché 1) il repository utilizzato non è ancora ufficiale ma un PPA e 2) questa procedura rimuove automaticamente OpenOffice.

  1. Aggiungere il repository PPA, con il comando:
    sudo add-apt-repository ppa:libreoffice/ppa
  2. Aggiornare il database dei pacchetti:
    sudo apt-get update
  3. Installare i pacchetti necessari:
    sudo apt-get install libreoffice libreoffice-gnome libreoffice-help-it libreoffice-l10n-it

via iManiacs/Lex Naturalis

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Software Windows

Ninite installa su Windows più programmi insieme senza barre indesiderate

Ninite aiuta ad installare i più diffusi software gratuiti per Windows senza doverli scaricare uno ad uno e lanciare cliccando su una lunga serie di “Avanti”, ed evitando che si portino con sé anche barre degli strumenti o altri programmi non voluti.

Basta scegliere sul sito le applicazioni volute tra le tante proposte, cliccare su Get Installer, scaricare l’unico file eseguibile che le contiene tutte e lanciarlo; l’installazione procederà in modo unattended, cioè senza alcun intervento da parte dell’utente.

Nell’elenco sono presenti molti dei più popolari programmi free, che verranno installati nella lingua del sistema operativo – tranne nei pochi casi in cui siano disponibili solo in inglese. La versione PRO offre anche qualcosa in più.

Se poi si associa Ninite con le operazioni pianificate di Windows – come consiglia LifeHacker – si ha un buon metodo per tenere aggiornati automaticamente e silenziosamente PC di parenti o amici.

Ninite Easy PC Setup – Silent Unattended Install Multiple Programs At Once.

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Curiosità Windows

Come ripristinare il pulsante “Cartella superiore” in Windows 7

Il comodissimo pulsante “Cartella superiore” – quello con una freccetta verso l’alto, che permette di andare direttamente alla cartella contenente quella in cui ci si trova – presente in tutte le versioni precedenti, è scomparso in Windows 7.

The familiar “up” arrow from previous versions of Windows is missing from Windows 7. You can still head up to a higher directory with the Alt+Up keyboard shortcut, but if you’d like the actual button back, you can restore it with Classic Shell

Classic Shell rimette il pulsante al suo posto oltre a fare molte altre cose.

via Restore Windows’ One-Folder-Up Arrow with Classic Shell.