E’ stato rilasciato l’SDK (Software Development Kit, cioè gli strumenti di sviluppo per programmatori) per Android, la nuova piattaforma open-source basata su Linux per dispositivi mobili di Google. Inoltre Google ha messo in palio 10 milioni di dollari in premi per chi svilupperà le migliori applicazioni.
Ecco qui, poi, un interessante video con le demo di alcuni software per Android su un cellulare e un palmare con touch-screen. La presentazione è introdotta nientemeno che da Sergey Brin, uno dei due fondatori di Google, e questo – insieme anche alla mole dei premi in palio – la dice lunga su quanto questa stia investendo nel suo ingresso nella telefonia cellulare.
2 risposte su “Android: rilasciato SDK, demo e premi per gli sviluppatori”
Ma a proposito di google… siamo proprio sicuri che tutto il potere che sta accenrando sia un bene? Guardate un pò questo video di Marta.
http://www.videomarta.com/google-il-gigante-buono/#comments
Gabriele, ottima domanda!
C’è proprio da chiederselo, considerando che Google – se usiamo i suoi servizi – sa cosa cerchiamo su Internet, su quali risultati clicchiamo, ha a disposizione la nostra posta e gli indirizzi dei nostri contatti, ha anche i nostri documenti, sa di quali indicazioni stradali abbiamo bisogno, possiede l’elenco dei nostri feed RSS e vede quali leggiamo, ecc., ecc., ecc.
Infatti le perplessità nel mondo sono tante, non ultime quelle della UE sui suoi tempi di “retension” (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2043594).
Il “problema” è che i servizi di Google sono troppo ben fatti per non essere usati, sono ottimamente integrati tra loro, sono utilizzabili anche da dispositivi mobili, e per di più… sono gratuiti. Inoltre migliorano continuamente, più in fretta di quelli dei principali concorrenti.
La mia idea è sicuramente semplicistica: “dal momento che non ho niente da nascondere non mi preoccupo se sanno cosa faccio”, ma capisco benissimo chi – pur non avendo niente da nascondere come me, preferisce tenere le sue cose per sé, o meglio, distribuirle tra altri “piccoli fratelli”.