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Linux Software Telefonia Web

Installare Skype 1.4 Beta su Ubuntu 7.04 Feisty Fawn

Skype è il più diffuso programma di telefonia su Internet (VoIP) al mondo. Permette di telefonare, anche in videoconferenza, e chattare gratuitamente tra utenti Skype, oppure a tariffe molto basse verso utenti di telefonia fissa di tutto il mondo.

E’ molto efficace, semplice da usare, e disponibile, oltre che per Windows, anche per Mac OS X e per le più diffuse distribuzioni Linux. Da poco poi è stata rilasciata la nuova versione 1.4, che – pur essendo ancora in fase “beta” cioè di test – funziona decisamente bene e introduce parecchi miglioramenti.

Dal momento che Skype non si trova negli archivi dei pacchetti installabili direttamente su Ubuntu, ecco qui – per i meno esperti – le istruzioni per installare il nuovo Skype 1.4 per Linux su Ubuntu 7.04 Feisty Fawn.

Dalla pagina di download di Skype va scaricata la versione in formato .deb specifica per Feisty Fawn.

Skype_1.4_beta_for_Linux_download_page.png

Il browser chiederà se salvarla o aprirla. Probabilmente proporrà di aprirla con il gestore di pacchetti GDebi, che è il programma preimpostato da Ubuntu per l’apertura dei pacchetti software in formato .deb. Se è così, accettiamo la proposta, altrimenti consiglio di salvare il file e installarlo con dpkg (vedi sotto (*)).

Skype_1.4_beta_for_Linux_open_with_gdebi-gtk.png

Scaricato il pacchetto, diamo il via all’installazione.

Skype_1.4_beta_for_Linux_installa_pacchetto.png

GDebi procederà con le operazioni di estrazione ed installazione…

Skype_1.4_beta_for_Linux_Installazione_file_pacchetto.png

…e poi ci comunicherà quando avrà terminato.

Skype_1.4_beta_for_Linux_Installazione_terminata.png

A questo punto possiamo chiudere GDebi e troveremo l’icona della nuova versione di Skype nel menù Applicazioni -> Internet.

*) Per installare invece con dpkg il pacchetto dopo averlo salvato sul disco, apriamo una finestra di terminale (Applicazioni -> Accessori -> Terminale) e usiamo il comando

sudo dpkg --install skype-1.4.0.74.deb

Buone telefonate.

Immagine iniziale: da Skype.

Aggiornamento (16/10/2007): Ho pubblicato in seguito le istruzioni per installare Skype dai suoi repository, in modo da tenerlo automaticamente aggiornato.

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Browsers Email Google

Ora su Gmail anche l’anteprima per le presentazioni

Gmail_View_Presentation_As_Slideshow.jpg

Gmail rende ora possibile visualizzare le presentazioni in formato .ppt o .pps in anteprima, su una nuova pagina del browser, senza doverle scaricare ed aprire con Powerpoint, OpenOffice.org o simili.

Il link non è ancora presente nelle pagine di Gmail in italiano, ma basta passare all’inglese per averlo. Ho provato ad aprirne un paio, non complesse, e funziona molto bene. Comodo e veloce. Come dice Mashable!, un motivo in meno per usare Microsoft Office.

Mashable!: Google Launches Powerpoint Preview for Gmail

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Browsers Linux Mac Software Video Web Windows

Hyperwords rende interattivo tutto il testo di una pagina web

A giudicare dal video e da quanto ne scrive Lifehacker sembra molto bella e funzionale questa estensione di Firefox, Hyperwords, che rende interattivo tutto il testo di una pagina web, consentendo di cercare, tradurre, convertire, spedire, pubblicare su un blog, copiare, ecc. un qualunque parte del testo, semplicemente selezionandolo e aprendo il menù contestuale col tasto destro del mouse.

La provo subito!

Featured Firefox Extension: Make all web page text interactive with Hyperwords – Lifehacker

Aggiornamento (13/07/2007): Sul mio Firefox 2.0.0.4 per Linux (Ubuntu 7.04) Hyperwords si installa senza errori, ma al riavvio del browser non funziona, aprendo Strumenti -> Componenti aggiuntivi leggo “Non compatibile con Firefox 2.0.0.4”. Sui commenti della pagina di Lifehacker (vedi link qui sopra), hyperwords scrive che il problema verrà risolto con il rilascio della nuova versione all’inizio della prossima settimana.

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Software Windows

Cos’è che mi occupa tanto spazio sul disco?

spacemonger 1.4

Spesso capita di avere problemi di spazio sull’hard disk del PC, e non è facile capire se e dove possiamo agire, cancellando o spostando qualcosa, per recuperarne una quantità utile.

A volte infatti sono ci sono programmi installati che non usiamo più, oppure foto o video dimenticati da qualche parte, o ancora grossi file temporanei creati a nostra insaputa da qualche applicazione e non cancellati.

Su Windows una semplice analisi dell’occupazione di spazio può essere fatta con SpaceMonger, che visualizza in forma grafica il contenuto di un’unità disco, in modo che ogni cartella è rappresentata da un’area proporzionale alle sue dimensioni.

L’ultima versione di SpaceMonger, la 2.1, è distribuita come shareware, ma si trova ancora facilmente sulla rete la vecchia versione 1.4 che è freeware. Il programma è molto leggero ed efficiente. Consiste di un semplice file eseguibile che non va neppure installato, e funziona su tutte le ultime versioni di Windows, a partire dalla vecchia 95. E’ sufficiente lanciarlo e selezionare l’unità da analizzare. Dopo aver effettuato la scansione del disco, tramite la tecnologia Tree Mapping, ci mostrerà una mappa “visuale” dello spazio occupato, in modo che possiamo subito individuare, ad occhio, cosa occupa più spazio. Un altro aspetto molto utile del software è che può analizzare anche le unità di rete.

Immagine: da Sixty-five.

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Curiosità Sicurezza Web

Che tempo fa su internet?

internet_traffic_report.jpg

Techmeme segnala un nuovo strumento di Akamai, che rappresenta, un po’ come un bollettino meteo, o come un notiziario sulla viabilità, la situazione di Internet in termini di traffico, latenza e attacchi. Inoltre ci sono anche report sull’utilizzo di siti musicali, di e-commerce, ecc.

Servizi analoghi si trovano su www.internettrafficreport.com e www.internethealthreport.com.

Techmeme: Akamai gives free peek at Internet (Mark Jewell/Associated Press)

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Curiosità Fotografia

Pubblicità ingannevole

billboard pubblicità ingannevole

Nationwide Ad – Downtown Columbus Ohio on Flickr – Photo Sharing!

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Email Google Software Windows

Impostare Gmail come client di posta predefinito in Windows

Vedo che molti lettori arrivano a leggere il mio precedente articolo “Impostare Gmail come client di posta predefinito in Ubuntu” cercando invece una soluzione per ottenere lo stesso risultato su Windows. E ho anche già risposto nei commenti a qualcuno, ma ora scrivo qui le istruzioni dettagliate e corredate da immagini.

Perché Gmail sia il programma email predefinito si Windows, occorre scaricare ed installare Gmail Notifier dal sito di Google.

Il programma d’installazione chiede di selezionare le opzioni per il software:

gmail_notifier_for_windows_install_options.jpg

Lasciamo entrambe le opzioni selezionate. La prima fa partire il software all’avvio di Windows, e la seconda, “Use for outgoing mail” fa sì che cliccando su un link di tipo “mailto:” si apra la pagina di composizione di Gmail.

Una volta terminata l’installazione comparirà una piccola icona nella barra di sistema, che ci avviserà anche all’arrivo di ogni nuovo messaggio sulla nostra casella Gmail.

gmail_notifier_for_windows_system_tray_icon.jpg

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Sicurezza Web

Brani di iTunes non protetti con DRM? Altroché!

Se qualcuno si illudeva di poter copiare, condividere, ecc. i brani musicali senza DRM (protezioni anticopia) che iTunes ha messo in commercio recentemente, sappia che in realtà hanno codificati al loro interno nome, cognome e indirizzo email di chi li ha acquistati. Secondo Quinta questo non è molto legale in Italia.

Approfondimento della BBC.

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Web

Disponibile la ricerca on line dei dati catastali degli immobili

L’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia del Territorio hanno reso possibile ottenere direttamente on line i dati catastali degli immobili anche da parte dei “comuni” cittadini in base al codice fiscale.

Ecco la pagina del servizio sul sito dell Agenzia delle Entrate.

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Curiosità Google Motori di ricerca Web

Ecco cosa si può scoprire con Street View

Ci sono state molte perplessità, in seguito alla pubblicazione di Google Street View, sulla privacy dei fotografati. Nelle foto infatti si possono distinguere chiaramente i volti delle persone, le targhe delle auto, a volte addirittura sbirciare dentro le finestre aperte. Per fortuna di molti le città italiane non ci sono ancora!

Qui ce n’è qualche esempio: le migliori 15 “vedute” per Mashable:

Top 15 Google Street View Sightings

Nei miei link condivisi c’è dell’altro, tra cui una delle auto usate per prendere le foto, la classifica di Wired e questo articolo del New York Times.